sabato 9 luglio 2016

Writers imbrattano metro milanese: denunciati

Tre "writers" di nazionalità danese, circa ventenni, sono stati sorpresi e denunciati nella notte tra il 7 e l'8 luglio, intorno alle tre. E' successo al deposito di Atm di San Donato Milanese. I tre giovani avevano imbrattato un treno della M3 (gialla) e un muro.
Un dipendente dell'azienda dei trasporti li ha visti sui monitor che trasmettono le immagini della sorveglianza e ha lanciato l'allarme. Gli addetti alla sicurezza hanno bloccato i writers, mentre arrivavano i carabinieri che li hanno identificati e denunciati.

Perché non succede lo stesso a Roma? Perché i dipendenti Atac incaricati del controllo dei monitor di videosorveglianza non avvisano gli addetti alla sicurezza, quando notano dei vandali in azione? Perché la security di Atac Roma non li blocca in attesa dei Carabinieri? Perché a Milano chi imbratta i treni viene fermato dai dipendenti dell'azienda, identificato dalle Forze dell'Ordine e arrestato mentre a Roma restano totalmente impuniti e postano addirittura foto delle loro "opere" sui social network? Cosa succederebbe se a entrare nei depositi non fossero writers ma terroristi? Anche in quel caso gli addetti Atac non farebbero nulla?
Eppure anche a Roma, come a Milano, ci sono telecamere e addetti alla sicurezza (che paghiamo)...